Vediamo nel dettaglio i passaggi che hanno portato Schaefer a questa rivoluzionaria invenzione.
Nel 1932 Schaefer era un naturalista che era stato costretto a lasciare il liceo per provvedere ai bisogni della famiglia, senza perdere la sua passione per la montagna e la neve che gli aveva permesso di fondare una rivista, un corso di scienze naturali per adulti e un gruppo di scalatori. Queste attività gli permisero di conoscere il neo Premio Nobel per la Chimica Irving Langmuir, che lavorava per i laboratori di ricerca della General Electric, il quale, colpito dalle conoscenze di Schaefer, lo invitò ad unirsi al suo team di ricerca.
https://en.wikipedia.org/wiki/Vincent_Schaefer |
Nel 1940, grazie ai nuovi mezzi messi a disposizione da Langmuir, Schaefer riuscì a individuare i primi cristalli di neve sintetici utilizzando un piccolo rivestimento plastico. A causa dell'entrata in guerra degli Stati Uniti, Vincent fu costretto ad abbandonare temporaneamente i fiocchi sintetici per concentrarsi sullo studio di ghiaccio e nubi, ma fu proprio ciò che gli permise di arrivare alla scoperta della neve artificiale. Infatti, mentre stava cercando di creare una nuvola artificiale all'interno di una camera refrigerata, riuscì a riprodurre casualmente il meccanismo di formazione dei fiocchi di neve naturali raffreddando delle nubi con pellet di ghiaccio secco.
Il 13 novembre 1946, quindi, Schaefer, sorvolò a bordo di un aeroplano il Monte Greylock, seminando le nuvole con cristalli di ghiaccio secco super raffreddato, creando i primi fiocchi di neve artificiale e aprendo la strada per lo sviluppo futuro della materia.
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